Adriano: all’Inter ho pensato di suicidarmi
Diventare un calciatore famoso, ricco e seguito da fan e donne pronte a tutto è il sogno di molti ragazzini, ma questo benessere non porta alla felicità.
Lo sa bene Adriano, l’ex giocatore dell’Inter, che in un’intervista a Tv Globo, un’emittente televisiva brasiliana, ha raccontato il suo periodo difficile, quando era l’Imperatore. Con questo soprannome veniva chiamato dalla stampa italiana e dai suoi colleghi calciatori, doveva essere il nuovo Ronaldo, il nuovo campione venuto dal Brasile, per questo è stato coperto di oro e benefit. Quando si è ritrovato pieno di soldi, con sette auto di lusso nel garage, tra cui Porche e Ferrari, osannato da tutti non è riuscito a non farsi travolgere dal successo e dal denaro, ma è stato l’inizio della fine.
Un peso troppo grande per lui che era solo un ragazzo e che non sapeva come gestire i 7 milioni di euro che guadagnava all’anno, così la sua soluzione è stata quella di perdersi, di aiutarsi con l’alcool. Molte volte ha litigato con l’allenatore Roberto Mancini e con il Presidente dell’Inter Massimo Moratti perché arrivava ubriaco agli allenamenti.
Nella sua confessione a cuore aperto il calciatore ha ammesso di aver pensato molte volte al suicidio quando era a Milano. L’unico punto di riferimento, che l’ha aiutato a non mettere in pratica il folle gesto, era la madre. Solo per lei non ha messo fine alla sua vita. Le pressioni esterne l’hanno cambiato, gli hanno tolto la serenità e la felicità infantile di giocare semplicemente a pallone. Adesso Adriano Leite Ribeiro è tornato in Brasile, nella sua terra, vicino alla sua famiglia, ha seguito una terapia con uno psicologo per uscire dal tunnel dell’alcolismo e ritornerà a giocare nel Flamengo, dove il suo stipendio sarà commisurato in base al suo rendimento. Deve perdere un po’ di peso, rimettersi in forma, ma questa volta riuscirà a cancellare gli errori del passato e a ricominciare a calciare come quando era bambino. Infatti, ha dichiarato: ‘Adesso sono una persona felice’.
