Elena Santarelli: “Dietro un sorriso ci può essere una persona distrutta, non sono una mamma guerriera”

 

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Pubblicato il 06.12.2018 | da Redazione

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Elena Santarelli, nota showgirl italiana, dal 30 novembre 2017 ha dovuto affrontare, insieme al marito Bernardo Corradi, uno dei dispiaceri più grandi per un genitore: scoprire che il proprio figlio, oggi di dieci anni, è malato di un tumore cerebrale.
Da quel giorno cerca di affrontare la vita con forza e coraggio, per non far pesare la malattia al piccolo Giacomo: ogni bambino deve viversi la propria quotidianità senza pensare costantemente alla propria malattia.

Elena ammette che non è stato facile comportarsi come se nulla fosse, soprattutto all’inizio della chemio, quando di notte si svegliava e con una torcia andava a raccogliere le ciocche di capelli del figlio dal cuscino, affinché il bambino non li trovasse alla mattina.

Anche sui social, Elena, cerca sempre di rispondere alle tantissime domande che le vengono rivolte, anche se, purtroppo, come spesso accade, arrivano anche alcune critiche.

Ospite a “CR7- La repubblica delle donne” condotto da Piero Chiambretti, la showgirl si è confessata a cuore aperto, ammettendo che il figlio sta continuando la chemioterapia, ma nonostante questo, continua ad andare a scuola e il resto del tempo lo passano insieme, rispondendo così alle accuse degli heaters sull’essere mediaticamente troppo esposta.

“Non mi sono mai definita una mamma guerriera, faccio quello che fanno tante donne, ma mi sento una portavoce a causa della mia visibilità”.

Mi criticano perché esco in televisione, perché sono attiva sui social network, perché magari metto il rossetto. Non dovete giudicare queste situazioni, non vi dovete permettere. Dietro un sorriso ci può essere una persona distrutta e non è detto che si abbia la voglia di condividere con tutto il mondo il proprio dolore” ammette Elena nell’intervista.

“Vinceremo questa guerra” ha più volte sostenuto su Instagram, cercando di farsi portavoce per tutte le mamme e i papà che stanno affrontando questa brutta situazione.

“Non è detto che un tumore annienti la vita. Ogni caso è diverso, ma mio figlio corre, mangia, ride, ha una vita normale al 60-80 per cento. Vorrei che le mamme avessero speranza”.

Il piccolo Giacomo, da quando gli è stato diagnosticato il tumore, è in cura presso il reparto oncologico del Bambin Gesù di Roma.

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